Occasioni per chi investe in Val di Bisenzio e sul Montalbano

Occasioni per chi investe in Val di Bisenzio e sul Montalbano

La Regione punta sui distretti rurali, nuove occasioni per chi investe in Val di Bisenzio e sul Montalbano

Modificato il regolamento regionale grazie al lavoro della commissione sviluppo economico. Ilaria Bugetti: “Grande opportunità per le imprese del territorio”

Buone notizie per chi ha intenzione di investire nelle zone della provincia di Prato più vocate all’agricoltura. Parliamo quindi, in particolare, di Val di Bisenzio e Montalbano. La Regione ha infatti modificato il regolamento regionale proprio per favorire i cosiddetti “distretti rurali”.

“Si tratta di una grande opportunità per le imprese del territorio – dichiara Ilaria Bugetti, vicepresidente della seconda commissione regionale -. La legge ora prevede che la Regione debba destinare, nell’ambito della propria programmazione dedicata all’agricoltura, risorse dedicate a portare avanti gli obiettivi definiti dal distretto”.
Proprio nei giorni scorsi, la commissione Sviluppo economico e rurale, cultura, istruzione e formazione ha espresso pareri favorevoli per meglio definire le modalità di presentazione dell’istanza per il riconoscimento del distretto, stabilendone le procedure. Tra le innovazioni si introduce il monitoraggio sull’attività del distretto per valutare il mantenimento dei requisiti che ne hanno determinato il riconoscimento.
In buona sostanza nel nuovo contesto istituzionale che si è delineato con il venir meno del ruolo delle Province, sarà possibile per i Comuni e le associazioni, e più in generale per i vari soggetti pubblici e privati del territorio, organizzarsi in distretti. Grazie a questo coordinamento sarà garantita la valorizzazione del territorio rurale e l’integrazione tra le politiche.
Tra le novità, nel nuovo impianto normativo si prevede la costituzione di un’assemblea di distretto che approvi il “progetto economico territoriale”, ne verifichi la corretta ed efficace attuazione e viene fissato un limite temporale per l’attuazione del progetto stesso: dai 3 a 5 anni.
Tutto questo, come sottolinea Ilaria Bugetti “dimostra la grande attenzione della Regione per le realtà territoriali, comprese quelle di piccole e medie dimensioni, che potranno ora ricevere risorse sia regionali che europee in modo più diretto”.
Martina Guerrini

FONTE: Notizie di Prato